Tre spagnoli, tre inglesi, due italiani, due portoghesi e un ghanese che ha giocato tutta la vita in Europa.
Non è una barzelletta, ma la selezione dei peggiori giocatori della fase a gironi dei Mondiali 2014, una squadra che dimostra quanto le squadre del Vecchio Continente abbiano faticato.
Casillas: L’ombra del campione che trascinò la Roja nel 2010. I gol subiti da van Persie li ricorderà finché campa. (Nota di demerito anche per il russo Akinfeev…).
Sergio Ramos: Altro simbolo del tracollo spagnolo. Completamente perso nel nulla della difesa iberica.
Pepe: Ingenuo, ingenuo, ancora ingenuo. Pensando a com’è finita (Portogallo fuori per differenza reti) il suo rosso pesa ancora di più.
Jagielka: Due partite, due incubi.
Moutinho: Arriva al Mondiale in qualità di miglior assistman delle qualificazioni europee, ma in Brasile si trasforma in un fantasma.
Gerrard: Evidentemente la cavalcata in Premier del Liverpool gli aveva bruciato tutte le energie residue.
Motta: Facciamo fatica a scrivere, anche la tastiera è rallentata…
Kevin-Prince Boateng: Non gioca, litiga, gioca male, litiga, litiga ancora e viene cacciato. Meglio tornare da Melissa…
Diego Costa: Doveva essere un “Di Stefano”, si è rivelato un “Amauri”.
Balotelli: Irrispettoso, indispettito e immotivato, non ha ancora capito il significato di “gioco di squadra”.
Rooney: Non è più lui ormai da qualche anno e non si capisce come riesca a strappare certi rinnovi principeschi…